Il pomeriggio di sabato 28 giugno è stato segnato da un tragico evento nel lodigiano, dove il corpo senza vita di un giovane è stato trovato abbandonato vicino a un campo di granoturco, situato tra Villanova del Sillaro e Pieve Fissiraga. Il defunto è probabilmente un ragazzo di 21 anni, nativo del Marocco e residente ad Avezzano, in provincia de L'Aquila, il quale era stato dichiarato scomparso solo il giorno precedente. La madre del giovane, allarmata da un messaggio rivelatore ricevuto da un amico del figlio che affermava 'Tuo figlio è stato ucciso', ha guidato le autorità in quel luogo specifico.
Nonostante i segni evidenti sul corpo fossero compatibili con ferite da arma da fuoco, sarà necessario attendere i risultati dell'autopsia per confermare le circostanze e il momento esatto della morte. L'autopsia è stata eseguita dal medico legale che è intervenuto sul posto sabato sera. Anche la pm di turno, Martina Parisi, ha partecipato all'ispezione dell'area rurale, situata non lontano da Cascina Mongiardino, al confine tra i due comuni lombardi. La zona è stata isolata e affidata ai rilievi dei carabinieri del Comando provinciale di Lodi, coadiuvati dagli specialisti del reparto scientifico Ris.
La madre del ragazzo, insieme ad altri due uomini, è partita immediatamente da Avezzano non appena ha ricevuto la notizia della morte. Giunti in Lombardia, hanno raggiunto direttamente l'area del presunto omicidio e hanno allertato le forze dell'ordine. L'intervento tempestivo ha permesso di trovare il corpo, abbandonato in un'area agricola distante dalle abitazioni, dove evidentemente qualcuno aveva tentato di nascondere la vittima.
Il giovane, nato nel 2004, era stato ufficialmente segnalato come scomparso il venerdì 27 giugno. Il suo corpo è stato scoperto il giorno successivo, ma gli investigatori ritengono che la morte possa essere avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, ampliando così la finestra temporale dell'omicidio. Sul corpo erano presenti ferite compatibili con proiettili, ma non è ancora stato confermato se si tratti di colpi letali sparati da distanza ravvicinata o risultati di un'imboscata improvvisa.
Nel frattempo, gli investigatori hanno deciso di interrogare formalmente in caserma la madre del giovane e i due uomini che l'accompagnavano. I tre sono stati trattenuti per diverse ore per chiarire meglio le circostanze della segnalazione e fornire elementi utili all'identificazione dei responsabili. Nessuno dei tre è al momento indagato, ma le loro testimonianze potrebbero essere cruciali per ricostruire gli ultimi movimenti del 21enne prima della morte.
Questo drammatico episodio, che segue il ritrovamento del corpo senza vita di Silvio Benvegnù, scomparso da Bernareggio e poi trovato annegato lungo le rive dell'Adda, riaccende i riflettori su un'estate iniziata all'insegna del mistero e della violenza. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma al momento il fascicolo aperto resta quello per omicidio. Una famiglia, ora straziata e incredula, chiede giustizia.
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