Un evento tragico ha lasciato senza parole la comunità di Misterbianco, in provincia di Catania, dove una madre, Annamaria Geraci di 40 anni, ha compiuto un atto di inaudita violenza buttando la figlia di soli sette mesi, Maria Rosa, dal balcone del terzo piano della loro casa.
Sul luogo erano presenti il compagno di Annamaria, il figlio maggiore di sette anni, la suocera e una cognata. Nonostante gli sforzi, nessuno è riuscito a impedire l'atto estremo. Sconvolta da una crisi post partum, la donna era stata sottoposta a cure obbligatorie e seguita dai servizi sociali per problemi di salute mentale.

Testimonianze di una tragedia annunciata
La tragedia si è consumata in una mattina qualunque, mentre il compagno di Annamaria riposava dopo un turno di lavoro notturno. Improvvisamente, ha sentito urla disperate: scendendo in strada ha trovato la piccola Maria Rosa a terra, priva di vita.

Le forze dell'ordine hanno arrestato Annamaria Geraci con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Le indagini sono ora incentrate sulla verifica delle misure di protezione precedentemente attivate dal sistema socio-sanitario locale. Si indaga anche sul contesto familiare e sulla storia personale della donna, cresciuta senza la madre e con un padre non più residente in Sicilia.
La famiglia cercava di non lasciarla mai sola a causa della sua fragilità emotiva e psicologica, ma nonostante ciò, la tragedia non è stata evitata.
Il sindaco di Misterbianco e l’assessore ai Servizi Sociali hanno espresso il loro dolore e shock per l'accaduto, rimarcando l'impegno delle istituzioni a supporto della famiglia, ma ammettendo contemporaneamente i limiti di quanto possa essere fatto sul fronte burocratico e pratico per prevenire tali tragedie.
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