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Tra tatuaggi e operazioni diventa un "alieno", adesso non trova lavoro: "Le persone mi giudicano"

  • Ha stravolto il suo aspetto, togliendo parti ed aggiungendone altre, fino a diventare un "l'alieno nero" alla base del suo progetto. Ma adesso Anthony Loffredo, conosciuto su Instagram appunto come "black alien", ha raccontato ai media il lato oscuro che si nasconde dietro a questa sua trasformazione. Il giovane di origini francesi, ha iniziato la sua metamorfosi quando aveva 27 anni, raccontando sui social il suo processo di cambiamento: il suo corpo è interamente coperto di tatuaggi, ha diversi impianti sulla testa e sulle braccia, i bulbi colorati di nero, la lingua biforcuta e si è fatto amputare due dita della mano per farla assomigliare ad un artiglio

    Adesso, a sette anni dall'inizio di questo processo, Anthony ha superato il milione di follower sui social, ma ha voluto mettere in guardia i suoi fan dall'intraprendere la sua stessa strada parlando al podcast Club 113: "Questo tipo di cambiamento non è solo un tatuaggio, è qualcosa di più grande. Non riesco a trovare un lavoro, ci sono molte cose negative. Potrebbe essere positivo perché ti fa sentire meglio, ma devi sapere che c'è anche un lato oscuro. A volte le persone attraversano la strada pur di non incrociarmi".

    "È una lotta tutti i giorni - ha aggiunto - perché ogni giorno trovi nuove persone che non capiscono, che vogliono giudicare. È la vita, non tutti capiscono tutto. Come me, non capisco molte cose di molte persone. Non puoi giudicare qualcuno, nessuno sa cosa c'è nella testa di qualcuno, perché lo stanno facendo, devi parlare con questa persona".

    Per ottenere questo aspetto da extraterrestre Anthony si è dovuto sottoporre a decine di interventi chirugici, oltre 40 impianti sottocutanei, molti dei quali alla testa, e si è fatto amputare due dita di una mano per renderla simile ad un artiglio. Eppure, nonostante questo cambio così radicale, ha concluso il suo intervento spiegando di voler essere trattato come una persona normale: "Sono una persona come tante, ho una famiglia, degli amici, lavoro, tutto questo mi rende normale".

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