Cronaca

Intervento d'urgenza al cervello durante il parto: salve madre e neonata

  • Un'improvvisa lesione cerebrale rischiava di mettere in pericolo la vita di una donna, e della bambina che portava in grembo. I medici dell'ospedale Molinette di Torino hanno deciso un intervento neurochirurgico d'urgenza combinato al parto cesareo. Grazie alla delicata operazione, madre e figlia stanno bene e hanno potuto festeggiare insieme il Natale.

    La sala neurochirurgica, grazie al lavoro coordinato tra neurochirurghi, anestesisti, ginecologi, ostetriche e neonatologi, è diventata una sala parto con tutto l'occorrente per assistere in emergenza la donna e la figlia.

    La giovane donna di 33 anni, alla 31° settimana di gravidanza, era stata trasferita presso la Città della Salute di Torino con riscontro improvviso di una lesione cerebrale che metteva in pericolo la sua vita ed ha richiesto l’intervento d’urgenza. La gravidanza era andata bene fino a quel momento, con benessere di mamma e bimba. Mentre i neurochirurghi concentravano tutti i loro sforzi per intervenire sulla donna, ginecologi ostetrici e pediatri neonatologi si sono dedicati alla salute della bimba.

    E’ stato quindi necessario organizzare il parto cesareo insieme all’intervento neurochirurgico, indispensabile per la donna. Il lavoro di coordinazione tra neurochirurghi, anestesisti, ginecologi, ostetriche e neonatologi ha permesso di trasformare in breve tempo una sala neurochirurgica dell’ospedale Molinette di Torino in una occasionale sala parto con tutto l’occorrente per assistere in emergenza mamma e neonata.

    Un’équipe di ginecologi ostetrici, appartenenti alla Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto, una di neonatologi della Neonatologia universitaria, diretta dal professor Enrico Bertino, e l’anestesista, dottoressa Giovanna Marchiaro, della Anestesia 4, diretta dal dottor Maurizio Berardino, si sono prontamente recati presso le Molinette per cercare di salvare anche la piccola. I medici della Neurochirurgia universitaria, diretta dal professor Diego Garbossa, hanno eseguito nel frattempo tutti gli accertamenti necessari per la conferma diagnostica e per il tempestivo intervento.

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