I terremoti sono eventi naturali risultanti dal rilascio improvviso di energia nella crosta terrestre, causati dal movimento e scontro delle placche tettoniche. Queste tensioni si accumulano e si liberano in forma di vibrazioni, dette onde sismiche, che si diffondono in tutte le direzioni.
L'origine di un sisma è denominata ipocentro, mentre l'epicentro è il punto sulla superficie terrestre direttamente sopra di esso, dove gli effetti sono generalmente più forti. La magnitudo di un terremoto, che può variare da lievi tremori a devastanti scosse, è misurata tramite la scala Richter o la scala di magnitudo momento (Mw). L'intensità, che valuta gli effetti sulle strutture e sull'ambiente, è invece misurata con la scala Mercalli.

Napoli e i Campi Flegrei, situati in una vasta caldera vulcanica che include città come Pozzuoli e Bacoli, sono tra le zone più monitorate per il rischio sismico e vulcanico in Europa. Recentemente, l'area ha registrato un aumento dell'attività sismica, con scosse di bassa e media intensità chiaramente avvertite dalla popolazione locale.
Il 5 e 6 novembre, si terrà una grande esercitazione nazionale, 'Exe Flegrei 2024', per testare i piani di evacuazione via mare della popolazione napoletana verso Sicilia e Sardegna. L'esercitazione coinvolgerà enti locali, la Protezione Civile, la Regione Campania, la Prefettura e organismi scientifici quali l'INGV e il CNR.
La simulazione prevede l'evacuazione dei quartieri di Posillipo, Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario, tutti situati nella zona rossa del vulcano. La prima giornata sarà dedicata al coordinamento tra le varie sale operative, mentre il giorno successivo vedrà la partecipazione di studenti e docenti dell'istituto 'Bernini-De Sanctis' nelle prove sul campo.

Durante l'esercitazione, verranno testati anche i protocolli di emergenza, con simulazioni di soccorso in mare da parte dei Vigili del Fuoco e del 118. La conclusione dell'esercitazione è prevista per le 13 del secondo giorno.
Nei piani di 'gemellaggio' della Protezione Civile, Posillipo è associato alla Sardegna, mentre Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario sono collegati alla Sicilia, destinazioni designate per un'eventuale evacuazione reale. Durante l'esercitazione, la Regione Sicilia rinnoverà il protocollo d'intesa con la Campania, e la Sardegna testerà i punti di accoglienza nei suoi porti principali.