Finalmente dopo tanti anni di battaglie, pressioni e campagne di informazione da parte di ong e associazioni umanitarie, il Sudan dice definitivamente STOP alle mutilazioni genitali femminili. L'orribile pratica che vedeva come vittime le bambine, adesso finalmente è diventa reato nel Paese africano dove era ancora molto diffusa. Ad annunciarlo è stato il governo di transizione entrato in carica lo scorso anno. La nuova norma verrà introdotta nel Codice penale con una legge apposita che seguirà i dettami della dichiarazione costituzionale sui diritti e le libertà approvata l'anno scorso.
Quindi da ora in poi chi esegue una mutilazione rischia una pena detentiva di tre anni di carcere oltre a una multa salata.
Nove bambine su dieci sono state sottoposte alle mutilazioni genitali:
"Questo è un grande passo per il Sudan e il suo nuovo governo", ha affermato Nimco Ali della Five Foundation, un'organizzazione che ha sempre combattuto per porre fine alle mutilazioni genitali.