Stuprata a Milano dopo aver perso il cellulare Cronaca

Stuprata a Milano dopo aver perso il cellulare

Prima si era offerto di aiutarla a recuperare telefono e altri oggetti che le erano stati rubati, poi l'avrebbe aggredita e violentata sessualmente: è successo a Milano nella notte tra venerdì e sabato scorso. La vittima è una ragazza, che ha denunciato gli abusi: per lo stupro è stato fermato un marocchino di 37 anni.

Stando al racconto della vittima, l'uomo l'avrebbe minacciata dicendo «se non la finisci ti sfregio, se lo fai un'altra volta ti ammazzo», si evince dagli atti dell'inchiesta affidata al pm Francesca Gentilini che ha chiesto il carcere per il fermato dagli agenti della Squadra mobile. La ragazza era uscita da un locale di corso Como, nel cuore della notte, dopo aver perso di vita un amico e si è accorta di non avere più né il telefono né le chiavi di casa: smarrita anche per via di alcol e stupefacenti (che ha detto di aver assunto), si è trovata davanti il 37enne che le ha offerto il suo aiuto. La vittima l'ha seguito fino a piazza Einaudi, dove l'uomo l'avrebbe stuprata: la ragazza è rimasta in balia del suo aggressore per diverse ore.

Nella mattinata di sabato, forse per la paura che le facesse ancora del male, ha acconsentito che l'accompagnasse fino a casa: a quel punto è stata l'amica con cui vive, mentre la vittima era alla clinica Mangiagalli, specializzata nel rilevare e nel curare violenze sessuali, a chiamare la Polizia e a raccontare quanto subito dalla giovane. Il fermato è stato preso nei pressi del luogo in cui ha commesso gli abusi dagli agenti della Squadra mobile. L'uomo era già stato in carcere due anni e mezzo e aveva un precedente relativo a una rapina commessa nel Bresciano in cui, con altri, aveva derubato una donna in auto e, insieme, l'avevano molestata sessualmente.

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