Cronaca

Richiamo cioccolata, non solo Kinder: interviene il Ministero, gli altri prodotti ritirati dal mercato

  • Cosa ha deciso il Ministero della Salute che nel giro di poche settimane si è ritrovato nuovamente ad affrontare un problema con questo tipo di prodotto.

    La cioccolata è l’alimento della felicità, che spesso porta gioia e fa sorridere grandi e piccini. E questo anche grazie ai diversi formati e alla moltitudine di gusti che sempre più aziende dolciarie mettono a disposizione sul mercato. Sono tanti infatti i brand che propongono una serie di prodotti, diversificandone gli ingredienti e la tipologia, che spesso fanno da sfondo anche al periodo dell’anno in cui ci troviamo, agli eventi e alle festività.

    Purtroppo però, nel grande mercato della cioccolata, ci sono stati dei prodotti richiamati dal Ministero della Salute. Leggiamo di seguito quali sono e soprattutto individuiamo le cause che hanno fatto scaturire questa decisione.

    Richiamo cioccolata: quale prodotto è stato ritirato dai supermercati e per quale motivo

    In un primo momento, sotto l’occhio del ciclone è finita la Ferrero. Infatti risalgono alla seconda metà di aprile il “rischio microbiologico” e la “possibile presenza di salmonella” legati a due prodotti. Nello specifico parliamo di Kinder Happy Moments Minimix da 162 grammi e Peluche coniglio Maxi Mix contenente Kinder Schoko Bons da 133 grammi.

    I dolci appena citati sono stati prodotti in uno stabilimento belga e sono due, ma la scrupolosa azienda Ferrero ha comunque deciso di ritirare dal mercato i prodotti a rischio potenziale in maniera del tutto precauzionale.

    L’attenzione del Ministero della salute è sempre alta. Per cui, oltre a richiamare i dolciumi prodotti dall’azienda nata ad Alba ma con sede legale in Lussemburgo, ha predisposto anche il ritiro anche di alcune confezioni di uova di Pasqua, associate al marchio Loving.

    In questo caso si parla di lotti di uova di Pasqua senza lattosio, prodotte da Gfm Oliviero f.lli srl. La produzione questa volta sarebbe avvenuta in Italia, nella sede di Monteforte Irpino.  Il motivo del ritiro corrisponde alla possibile presenza di latto-derivanti nel prodotto, non presenti nell’etichetta.

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