Una ragazza di 17 anni è tragicamente morta per choc anafilattico dopo aver subito una reazione allergica a un farmaco che le era stato somministrato durante un intervento chirurgico di routine. All'adolescente era stato dato rocuronio, un anestetico miorilassante usato comunemente, in seguito alle complicazioni di un intervento di rimozione delle tonsille che ha reso necessaria un'ulteriore operazione.
Alexandra Briess è morta a 17 anni al Royal Berkshire Hospital di Reading il 31 maggio 2021. Un'inchiesta sulla sua morte ha accertato che a seguito di una tonsillectomia è stato necessario un ulteriore intervento chirurgico per fermare alcune emorragie postoperatorie. Ma durante la procedura ha sviluppato una anafilassi, reazione allergica letale al rocuronio, farmaco che non le era stato mai somministrato in precedenza. La grave allergia ha portato all'aresto cardiaco e alla morte.
Il medico legale che si è occupato del caso di Alexandra, Heidi Connor, ha ora scritto un rapporto per la prevenzione delle morti future per anafilassi in reazione al rocuronio sottoponendolo all'attenzione del Servizio Sanitario Nazionale e chiedendo un cambiamento. Secondo il SSN, i ricoveri ospedalieri per choc anafilattico per gli adulti sono aumentati da 3751 a 4756 dal 2019 al 2020. La condizione, che è più comunemente scatenata da punture di insetti, medicine e cibo, uccide solo circa il 10% delle persone che ne soffrono. Gli enti di beneficenza per le allergie nel Regno Unito chiedono da tempo maggiori finanziamenti per eseguire ricerche sul campo. Il medico legale ha chiesto la creazione di un nuovo ruolo lavorativo all'interno Sistema sanitario proprio per eseguire ricerche a livello nazionale sulle allergie. In particolare Heidi Connor ha detto: «L'unico modo per migliorare la comprensione e prevenire o ridurre le morti future è raccogliere informazioni a livello nazionale e finanziare ricerche appropriate».