Mentre in Aula è in corso la settima votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, la maggioranza ha raggiunto l'intesa sul Mattarella bis. Dura la reazione di Giorgia Meloni: "Non ci voglio credere". "L' intesa su Mattarella è una grandissima gioia", ha detto Matteo Renzi lasciando la riunione. Ruolo di mediatore del premier Draghi, che ha sentito il Capo dello Stato e i leader politici.
La permanenza del “Dream team” Mattarella-Draghi - se tutto sarà’ confermato dopo il di’ al bis da parte di Matteo Salvini - è una sicurezza rispetto alle sfide interne e internazionali. Ma, appunto, tutto intorno i partiti sembrano edifici diroccati. Più di tutti il centrodestra. Da settimane si è fatto forte di un ritornello che semplicemente era irreale: abbiamo la maggioranza. Non ce l’aveva e non ce l’ha. Salvini ha inseguito soluzioni estemporanee e soprattutto impraticabili. Con una fantasia e un distacco dal Paese senza precedenti.
Questa coalizione si ritrova a pezzi. Per il leader leghista è un “Papeete 2”. Dopo un giro vorticoso di valzer si è piegato al bis di Mattarella. Ne escono però a pezzi anche Forza Italia e Fdi. La prima è ormai senza voce e senza prospettiva. I suoi colonnelli sono già alla ricerca di nuove sponde. Giorgia Meloni, pur con menò responsabilità, non è riuscita a frenare il suo antagonista Interno e gli ha lasciato il pallino del gioco. Ha subito. E alla fine si ritrova con l’assetto meno desiderato. La coalizione è a pezzi.
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