Oggi parliamo della pecora nera in famiglia, un appellativo che, quasi sempre, ha un significato negativo. Ma siamo davvero sicuri che si debba usare questa frase come un dispregiativo?
La pecora. Quando metto le mani nel suo manto, mi sembra di metterle dentro una nuvola. Una nuvola terrena, soffice e intricata, una nuvola che non segue più il vento, ma la voce del pastore. (Fabrizio Caramagna)
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Sono molti gli psicologi che affermano il contrario. Essere diversi, infatti, non è quasi mai un qualcosa di cui dobbiamo vergognarci. E oggi vogliamo dimostrarvelo.