Con tutte le precauzioni adeguete come mascherine e guanti, i parrucchieri si sono incatenati davanti all’ingresso e all'interno dei loro negozi ancora chiusi dopo il blocco imposto dalle misure anti-contagio. È stato questo il gesto fatto dai titolari di un centro estetico di Padova per contestare la decisione del governo di rimandare per l'ennesima volta la riapertura dei saloni di barbieri e parrucchieri in vista della fase due del contenimento del contagio.
“Noi parrucchieri siamo abituati a lavorare secondo le norme di igiene e abbiamo tutto il materiale per ricominciare a lavorare adeguatamente: visiere, camici, guanti, gel igienizzante. Conte vuole farci credere che un locale di 100 metri quadri con due parrucchieri e due clienti è meno sicuro di un autobus con 20 persone?”
Ha dichiarato Stefano Torresin, titolare de “La dolce vita” in Corso Milano.