Non abbandoniamo le aspettative sociali, anche quando siamo confinati nelle nostre case. Nel mezzo della pandemia, fu istituito un nuovo imperativo sociale sfruttare al meglio questo periodo di isolamento.
Quando la Grande Pestilenza colpì Londra, Isaac Newton approfittò della quarantena della fattoria di famiglia per fare scoperte che avrebbero sostenuto i suoi successivi contributi alla fisica.
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Tre secoli prima, Giovanni Boccaccio sperimentò pienamente la peste che sanguinava a Firenze e la prese come punto di partenza nel suo libro Decameron. I dipinti spaventosi e originali di Edvard Munch portano anche il segno delle sue terribili esperienze con l'epidemia di influenza spagnola.