Cronaca

"Non possiamo usarle contro l'Ucraina, ma solo contro gli Stati Uniti". L'ombra delle armi nucleari russe

  • Il conflitto militare che va avanti tra Ucraina e Russia sta innescando un'escalation (verbale) tra il Cremlino e i Paesi occidentali che sostengono la resistenza di Kiev con l'invio di armi. Negli ultimi giorni si è tornati a parlare nuovamente di una possibile guerra nucleare, una minaccia drammatica che aleggia sulle sorti dell'intera umanità. Proprio ieri il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha invitato a non sottovalutarne il rischio sottolineando che "non avrebbe vincitori" e di conseguenza "non ha senso parlarne".

    Nell'ultima puntata di Non è l'arena, programma in onda la domenica sera su La7, si è parlato anche di armi nucleari. Un argomento attuale su cui è necessario essere chiari e che va trattato con estrema prudenza, visto che le conseguenze potrebbero essere tanto imprevedibili quanto drammatiche. In merito si è espresso il giornalista russo Vladimir Solovyev, che ha voluto fare una precisazione di grande rilievo: "La Russia sa quando può usare l'arma nucleare. Lo strategico utilizzo è possibile solo quando ci sono esistenziali pericoli per il nostro Paese".

    Poi Solovyev è stato ancora più netto e - senza ricorrere a giri di parole - ha tenuto a rassicurare che l'arma nucleare "non può essere usata contro l'Ucraina", in nessun modo. Infine è arrivata la precisazione che dà il segno di come i rapporti con gli Usa si stiano facendo sempre più pericolosi: l'arma nucleare potrebbe essere usata contro gli Stati Uniti, "ma solo come risposta". Questo vorrebbe dire che all'inizio gli Usa avrebbero colpito la Russia, che di seguito sarebbe chiamata a rispondere. "In quel caso utilizzeremmo la nostra arma nucleare", ha avvertito il giornalista russo.

    Solovyev ha tenuto a sottolineare che l'operazione speciale militare in Ucraina sta proseguendo con l'impiego di meno del 15% dell'esercito russo. E prima di concludere il suo intervento ha tirato un'ulteriore frecciatina nei confronti degli Stati Uniti d'America, accusati di essere stati gli unici ad aver usato l'arma nucleare. Ecco perché quando si inizia a parlare del possibile impiego delle armi nucleari viene considerato "un elemento di cattiva ironia", interpretato invece solo come possibile risposta a eventuali attacchi.

    Nei giorni scorsi il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha lanciato un avvertimento dai toni durissimi: se Mosca verrà minacciata allora sarà costretta a una reazione attraverso mezzi di cui gli avversari ancora non dispongono. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha precisato che si tratta dei missili ipersonici, per farsi trovare pronti a un possibile attacco da parte dell'Occidente. "Abbiamo cominciato ad interessarcene dopo che gli Usa hanno stracciato l'accordo sulle armi missilistiche. E sappiamo che i missili americani non sono diretti alla Corea del Nord o all'Iran, ma contro la Russia e la Cina", ha aggiunto Lavrov.

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