Il caso di Chiara Petrolini, una giovane imputata per l'uccisione di due neonati trovati sepolti nel suo giardino a Traversetolo, Parma, continua a destare grande attenzione e preoccupazione.
La situazione è ancora in sospeso mentre si attendono le decisioni giudiziarie relative alla sua detenzione cautelare, e i fatti relativi ai crimini di cui è accusata e alle caratteristiche psicologiche della giovane emergono con dettagli sconcertanti mentre essa torna a risiedere nella propria abitazione a Vignale.
Cosa sappiamo
Secondo gli accertamenti effettuati, Chiara Petrolini, di 22 anni, è accusata di aver partorito segretamente due bambini, uno nel maggio del 2023 e l'altro nell'agosto del 2024, e di averne nascosto i corpi nel giardino di casa. La scoperta è stata casuale, con il cane della nonna che ha ritrovato uno dei corpi durante una vacanza della famiglia a New York, rivelando così la tragedia.
Le indagini mediche indicano che i neonati erano nati vivi. La causa di morte del secondo, nato tra la 32ª e la 37ª settimana, sarebbe stata uno shock emorragico dovuto al taglio improprio del cordone ombelicale. Per il primo, nato a termine, non è stato possibile stabilire con precisione la causa della morte, ma si sospetta che non sia collegata a problemi naturali pre-parto.
Il Tribunale del Riesame di Bologna ha descritto Chiara Petrolini come una persona estremamente lucida e fredda, capace di nascondere egregiamente i propri crimini senza mostrare alcun rimorso o compassione, mettendo in luce anche la sua pericolosità sociale.
Chiara Petrolini torna a casa
Chiara è attualmente agli arresti domiciliari nella casa di Vignale a Traversetolo, lo stesso luogo dove avvennero i delitti. Nonostante ciò, il Tribunale del Riesame ha supportato la richiesta della Procura di Parma per il suo trasferimento in carcere, data la gravità dei fatti, ma la decisione finale è attesa dalla Cassazione.
La comunità di Traversetolo è profondamente turbata dagli eventi. Il sindaco Simone Dall’Orto ha espresso stupore per quanto accaduto, evidenziando l'assenza di precedenti segnali allarmanti in una famiglia economicamente stabile e ben integrata nella comunità locale.
Il ruolo dei genitori di Chiara
Il ruolo dei genitori di Chiara è stato messo in discussione. Il controllo esercitato su di lei è stato giudicato insufficiente dato che non si sono accorti dei crimini commessi all'interno della loro casa. Inoltre, dopo il ritrovamento del primo corpo, hanno deciso di proseguire la vacanza come pianificato. La difesa di Chiara ha evidenziato una possibile condizione psicopatologica che potrebbe influenzare la sua capacità di intendere e di volere, anche se questa ipotesi non trova conferme tra chi le è stato vicino.
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