Il processo contro Chiara Petrolini, sotto accusa per l'omicidio dei suoi due figli neonati, ha avuto luogo in Corte di Assise a Parma. La giovane, che è agli arresti domiciliari da quasi un anno, ha chiesto di lasciare l'aula quando è stata mostrata una foto del neonato morto, avvenuta il 9 agosto 2024 a Vignale di Traversetolo, tramite il suo avvocato Nicola Tria, in un momento in cui testimoniava il maresciallo Carlo Salvatore Perri, il primo a intervenire sulla scena.
Il maresciallo Perri, visibilmente commosso, ha ricordato il crudele ritrovamento durante la sua testimonianza, sostenendo di avere avuto difficoltà a gestire la scena a causa del suo stato emotivo di padre. Ha infatti affermato di essersi sentito male nel momento in cui ha visto il corpo del neonato, mentre i familiari dell'imputata erano all'estero. Dopo ulteriori indagini, venne scoperto un altro corpo, quello di un bambino nato un anno e mezzo prima, anch'esso ucciso subito dopo la nascita dalla madre, secondo le accuse.
Iniziato il processo a Chiara Petrolini per duplice omicidio dei suoi neonati: cosa è successo all'udienza
Chiara Petrolini è tornata in aula dopo l'inizio dell'analisi psichiatrica, condotta da Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, ma ha scelto di non rimanere fino alla fine, come comunicato dal suo avvocato. Successivamente, è stata accompagnata fuori dall'aula dal padre, tra il pubblico presente.