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Morti per Botulino, l'allarme dei medici: "Attenzione, presente in questi alimenti"

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    Il pericolo legato al consumo di numerosi cibi quotidiani, spesso sottovalutato, include anche il botulino. Recentemente, questo tema è tornato all'attenzione dei media a seguito della tragedia di un uomo di Diamante, nella provincia di Cosenza, deceduto dopo aver consumato un panino con salsiccia e cime di rapa.

    Nonostante i soccorsi siano stati rapidamente allertati dai familiari, l'uomo è purtroppo deceduto prima di poter raggiungere l'ospedale di San Giovanni di Lagonegro.

    Origine e sviluppo del botulino

    Il botulino è un batterio anaerobico, ossia si sviluppa in assenza di ossigeno, classificato nel genere Clostridium e nella specie botulinum. Fu scoperto nel 1897 da E.van Emergen, che constatò il legame tra diverse epidemie e il consumo di salsicce.

    Da quella scoperta, i ricercatori hanno approfondito la conoscenza di questo microrganismo per identificare i cibi che potrebbero contenerlo e, quindi, presentare un rischio.

    In seguito a morti causate dal botulino, è stato sollevato un allarme sanitario. Successivamente, sarà spiegato quali alimenti possono essere contaminati e come comportarsi in presenza di cibi sospetti, per evitare rischi legati a questa tossina tra le più pericolose al mondo.

    Il botulino può essere presente, sotto forma di esotossine, in diversi tipi di alimenti, prevalentemente però nelle carni e nei pesci in scatola. È importante fare attenzione specialmente ai salumi, alle conserve e ai vegetali sott'olio, come le olive nere, che presentano rischi maggiori di contaminazione a causa di tecniche di preparazione non sempre adeguate.

    È possibile riconoscere i cibi contaminati osservando il gonfiore innaturale dei coperchi dei contenitori, ma anche notando la formazione di muffa, odori sgradevoli o il processo di irrancidimento dei grassi. Bastano 75 nanogrammi di tossina botulinica per essere fatali ad un adulto, rendendola una delle sostanze più velenose esistenti.

    La sicurezza alimentare può essere incrementata bollendo per dieci minuti gli alimenti a rischio prima del consumo. Gli esperti raccomandano di cucinare le verdure in una soluzione di acqua e aceto in parti uguali, inscatolandole successivamente con aggiunta di olio e procedendo alla pastorizzazione.

    Marmellate e confetture dovrebbero essere preparate con frutta e zucchero in parti uguali, aggiungendo un po' di limone per aumentare l'acidità e prevenire lo sviluppo di clostridi. Inoltre, per le olive e altri prodotti in salamoia si consiglia di usare circa 100 grammi di sale per ogni litro d'acqua. Le tecniche di supporto respiratorio e la somministrazione di siero antibotulinico sono essenziali nel trattamento di queste intossicazioni, come anche l'uso di emetici per espellere le tossine e la terapia antibiotica basata sulla penicillina.

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