Monza, finge di essere stato rapito per estorcere soldi ai genitori: 3 denunciati Cronaca

Monza, finge di essere stato rapito per estorcere soldi ai genitori: 3 denunciati

Aveva un debito con alcuni malviventi e, per farsi dare dai genitori i soldi che gli servivano, aveva finto di essere stato sequestrato da "gente molto pericolosa di origini calabrese". Ma il tentativo di estorsione è stato smascherato grazie alla decisione dei coniugi di chiamare i carabinieri e alla "trappola" organizzata dai militari. Il giovane e altre due persone sono state poi denunciate per violenza privata e procurato allarme in concorso.

"Aituatemi, mi hanno rapito" - La richiesta d'aiuto era arrivata dal figlio, 35 anni, problemi di tossicodipendenza, ai genitori, due 60enni residenti a Sant'Ambrogio di Seregno (Monza Brianza). Il giovane diceva loro di trovarsi a Desio nelle mani dei suoi rapitori. I coniugi avevano ricevuto diverse telefonate: in una avevano sentito una persona con un forte accento calabrese che li minacciava dicendo che "se avessero voluto rivedere il figlio intero, avrebbero dovuto consegnare 1.500 euro, altrimenti lo avrebbero fato a pezzi e lasciato per la strada".

L'allarme ai carabinieri - Madre e padre hanno subito pensato alla tossicodipendenza del figlio e a un debito non saldato che avrebbe potuto avere con i malviventi e si sono rivolti ai carabinieri. Questi sono intervenuti con alcuni militari in abiti civili e pattuglie con le gazzelle per controllare le strade e intervenire in caso di emergenza. I genitori sono usciti a piedi di casa per raggiungere un bancomat, seguiti dai carabinieri in borghese che, una volta nei pressi dell'Atm, hanno fermato il giovane prima che raggiungesse padre e madre, chiedendogli dove fossero i suoi "aguzzini", così li aveva chiamati lui.

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