L'assegno di invalidità rappresenta un aiuto finanziario fornito dallo Stato italiano a chi, a causa di malattie o menomazioni, ha una ridotta capacità lavorativa. Questo sostegno è destinato a coloro che, pur non essendo completamente inabili al lavoro, incontrano difficoltà nelle attività lavorative a causa di condizioni di salute compromesse.
Per ottenere questo assegno, è necessario rispettare alcuni criteri essenziali: avere un'invalidità civile riconosciuta dall'INPS pari o superiore al 74%, un certo numero di contributi previdenziali, generalmente almeno cinque anni di contribuzione, di cui tre effettivamente versati, e rientrare in una fascia di età tra i 18 e i 65 anni, con possibili eccezioni in situazioni particolari.
L'importo dell'assegno è determinato dall'INPS in base al reddito del beneficiario e al grado di invalidità, ed è erogato mensilmente. La durata dell'assegno può essere temporanea o a tempo indeterminato, a seconda delle condizioni di salute del beneficiario.
La procedura per richiedere l'assegno avviene tramite il portale online dell'INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS, o tramite l'assistenza di patronati e CAF. È importante non confondere l'assegno di invalidità con la pensione di inabilità, destinata a chi è completamente incapace di lavorare.
Recentemente è stata annunciata una novità significativa: ci saranno cambiamenti importanti a partire dal 30 ottobre 2025. È essenziale ricordare questa data per beneficiare delle nuove disposizioni.
Questa misura non solo colma un vuoto di equità, ma rappresenta un avanzamento verso un sistema di welfare più inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di chi vive in condizioni di disabilità. La scadenza per presentare la domanda per ottenere l'aumento dell'assegno di invalidità civile è stata ufficialmente prorogata al 30 ottobre 2025.
Questa estensione temporale, decisa per agevolare i diritti degli aventi diritto, segue una sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto l'inadeguatezza dell'importo precedente, aumentando l'assegno mensile a 651,51 euro per tredici mensilità.
Il beneficio è esteso a invalidi civili totali, ciechi civili assoluti e sordi, eliminando le barriere anagrafiche e estendendo il diritto a tutti i cittadini dai 18 anni in su. La domanda deve essere inoltrata telematicamente attraverso il servizio "Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci" sul portale dell'INPS.
È possibile richiedere la maggiorazione con decorrenza retroattiva dal 1° agosto 2020, inserendo nella sezione "Note" del modulo digitale la specifica dicitura. I limiti di reddito sono rigorosamente definiti: per un beneficiario non coniugato, il reddito personale annuo non deve superare 8.469,63 euro, mentre per un soggetto coniugato il reddito complessivo del nucleo familiare non deve eccedere 14.447,42 euro.