Il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina si terrà nella tarda serata di oggi. Lo ha detto il consigliere capo dell'ufficio del presidente ucraino Zelensky, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. L'annuncio dopo che stamane una fonte, interpellata da Interfax, aveva giudicato «improbabile» che un secondo round di colloqui potesse svolgersi nella giornata odierna.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva annunciato che la Russia è pronta a continuare il negoziato mentre Kiev aveva puntualizzato che non avrebbe accettato ultimatum da parte di Mosca. Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, citato da Sky News Uk, la Nato starebbe «valutando» l'ipotesi di dar vita a una no-fly zone sui cieli dell'Ucraina su richiesta di Kiev. Questa opzione, esclusa fino a ieri esplicitamente da leader occidentali come Biden o Johnson, contemplerebbe automaticamente la possibilità di dover prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, d'innescare uno scontro diretto con Mosca. «Una Terza guerra mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante», ha avvertito il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista ad Al Jazeera citata dalla Tass. «La Russia ha molti amici ed è impossibile isolarla», ha aggiunto Lavrov.
I massici bombardamenti di stamattina a Kharkiv, nell'Ucraina orientale, hanno colpito edifici della polizia, dei servizi di sicurezza e anche l'Università nazionale Karazin. Lo riporta la Bbc sottolineando che i nuovi attacchi hanno causato almeno quattro vittime. Il sindaco della città stamane aveva detto che fino a quel momento si erano registrate 21 vittime dall'inizio dei bombardamenti russi alla città. Le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol: lo ha annunciato il portavoce della milizia separatista Eduard Basurin.
«I negoziati per la pace e il cessate il fuoco sono fondamentali per ogni tipo di sforzo umanitario. Ma devono essere negoziati veri, senza alcuna provocazione e le bombe del governo russo devono lasciare spazio al dialogo». Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook. «Dobbiamo però essere realisti: la situazione al momento è drammatica, sul campo continuano a morire vittime innocenti. Questa guerra ingiustificata va fermata prima di nuove escalation. Va interrotta questa spirale di violenza e distruzione».
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