Dramma migranti a Crotone. Un'imbarcazione è naufragata all'alba e il bilancio delle vittime continua a salire: al momento sono state recuperate 80 persone vive e rinvenuti 43 cadaveri lungo il litorale. Tra i migranti morti almeno un neonato e molti bambini, ma il conto finale delle vittime rischia di aggravarsi dal momento che il numero di persone presenti sull'imbarcazione al momento del naufragio era di 250.
Potrebbero essere più di 100 le vittime del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto all'alba a Steccato di Cutro. L'incertezza è dovuta al fanno che i soccorritori non hanno un numero attendibile delle persone a bordo. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180. Per altri molti di più, almeno 250. Un accertamento reso difficile dal fatto che non parlano inglese. L'imbarcazione - su cui viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan - sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato. I cadaveri sono stati ritrovati in spiaggia, in località Steccato a Cutro.
È destinato ad aggravarsi il bilancio delle vittime del naufragio di migranti a «Steccato» di Cutro. I superstiti trovati sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori, infatti, che sul peschereccio su cui viaggiavano, che si è spezzato in due a causa del mare molto mosso, erano almeno in 250. L'ipotesi che viene fatta da investigatori e soccorritori è che le vittime del naufragio siano dunque molte di più delle decine accertate fino adesso.
È stata una telefonata giunta verso le 4 al reparto operativo aeronavale della Guardia di finanzia di Vibo Valentia a fare scattare l'allarme per la tragedia verificatasi a Steccato di Cutro. Nella telefonata non sono state fornite notizie dell'incidente a causa di un inglese poco comprensibile di colui che ha chiamato. Gli operatori della centrale operativa, tuttavia, hanno intuito che potesse essere successo qualcosa ed hanno allertato le forze dell'ordine di Crotone.
«Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini». Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il naufragio in Calabria sottolineando che «si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di un'immigrazione senza regole». Il governo, aggiunge, «è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza».
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