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Lutto nella Juventus: il mondo del calcio saluta un'icona

  • Il mondo del calcio e in particolare la Juventus sono in lutto per la perdita di Salvatore, un testimone silenzioso ma fondamentale delle vittorie e delle evoluzioni del calcio italiano. La sua presenza costante e discreta è stata un punto di riferimento per generazioni di giocatori, allenatori e tifosi, accompagnando la squadra bianconera in ogni trasferta e competizione.

    Salvatore ha catturato non solo l'agonismo sportivo ma anche le emozioni più autentiche che animano il campo e gli spalti. Ogni sua fotografia ha contribuito a creare un racconto visivo che connette presente e passato, mantenendo viva la tradizione della Juventus attraverso immagini che sono diventate un patrimonio collettivo.

    Nel corso di oltre cinquanta anni di carriera, il suo archivio è diventato una vera e propria cronaca per immagini della storia del club, offrendo una prospettiva unica e autentica sulle dinamiche del calcio italiano.

    Lutto per la Juventus, il fotografo Salvatore Giglio è morto a 78 anni

    Salvatore Giglio si è spento a 78 anni dopo una lunga malattia. Il suo nome è legato indissolubilmente alla Juventus, per cui ha lavorato come fotografo ufficiale per 25 anni. Durante la sua carriera, ha accumulato un archivio di oltre due milioni di scatti, documentando ogni aspetto della vita sportiva e umana del club.

    La sua carriera ha coperto i cambiamenti epocali del calcio, dalle grandi leggende degli anni '70 e '80 fino ai giorni nostri. Ogni sua immagine è diventata una testimonianza preziosa di un'era, raccontando non solo le imprese sportive ma anche le emozioni e i valori che contraddistinguono la storia della Juventus.

    Chi era Salvatore Giglio

    Originario di Palermo e nato nel 1947, Giglio ha seguito la Juventus in ogni angolo del mondo, raggiungendo nel 1998 il traguardo delle 1.000 partite ufficiali fotografate. Nel 2009, l'UEFA lo ha riconosciuto tra i 14 migliori fotografi calcistici al mondo, l'unico italiano a ricevere questo onore.

    Oltre al lavoro con la Juventus, ha collaborato con importanti testate giornalistiche sportive nazionali e internazionali, consolidando la sua reputazione come uno dei principali interpreti della fotografia sportiva.

    Lo scatto iconico di Platini e il legame con Del Piero

    Uno dei lavori più celebri di Salvatore Giglio è la fotografia di Michel Platini durante la finale di Coppa Intercontinentale del 1985 a Tokyo. L'immagine, che cattura Platini in un momento di protesta silenziosa, è diventata un simbolo della storia della Juventus e del calcio mondiale. Il rapporto tra Giglio e i campioni bianconeri, come Alessandro Del Piero, è stato caratterizzato da un rispetto reciproco e una profonda conoscenza, permettendo di documentare da vicino le carriere di questi atleti leggendari.

    Un fotografo del mondo, un cuore bianconero

    Oltre alla sua lunga collaborazione con la Juventus, Salvatore Giglio ha coperto sette edizioni dei Mondiali e nove Europei di calcio, lavorando con testate prestigiose come Guerin Sportivo, France Football, Sports Illustrated, World Soccer Digest e National Geographic. Il suo approccio raffinato ha trasformato ogni scatto in una narrazione visiva ricca di significato, contribuendo a valorizzare la storia del calcio a livello globale.

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