In questi giorni ho incontrato un Ariete e me ne sono innamorato. Delicato come un rinoceronte, mi mandava rapidamente nella mer*a per qualsiasi tentativo di dramma e impiegava quel metodo infallibile per risolvere i litigi a letto. E come gli piaceva combattere. Si metteva nei guai tutte le volte che mi ubriacavo e guai a chi osava dire che aveva torto. Ero arrabbiato. Non gliene fregava niente degli altri e aveva l'energia per spostare una montagna se necessario. Mi piaceva. Peccato che l'abbia scoperto. Se non avessi parlato, forse l'amore non sarebbe finito.
Ho incontrato un Toro. Siamo usciti a cena. Siamo usciti a pranzo. Siamo usciti per colazione, brunch, tè pomeridiano e cena. Non ho mai mangiato così bene. Sapeva vivere, mangiare, bere, dormire, fare l'amore. Voleva godersi ogni giorno della vita, nessuno dei quali poteva mancare. La vita con lui è stata fantastica finché non ha iniziato a insistere. Testardamente come un mulo, non toro. Era possessivo e immutabile. Mi mancava ma dovevo finire. Forse ha deciso di legarmi.
Ecco, sono stato incantato da un Gemelli. Ha parlato, parlato, parlato senza sosta. Eppure, non ho mai capito cosa pensasse. Non credo che capisse nemmeno se stesso. Ho sempre pensato a un'opinione da cambiare. Era gioia di persona e ha contagiato la mia vita. Peccato che abbia cambiato idea troppo in fretta e sia andato a diffondere gioia altrove. Penso solo che non sarebbe male fartelo sapere.
