Per decenni, ha lasciato il segno nell'automobilismo, prima come pilota di straordinario talento e poi come voce autorevole della telecronaca. Oggi, il mondo dei motori è avvolto da un silenzio profondo, un silenzio che segna la fine di un'era irripetibile.
Il suo nome non era solo uno tra tanti nel paddock. Era un vero e proprio ponte tra le epiche corse degli anni Sessanta e la narrazione televisiva degli anni successivi, influenzando generazioni di appassionati con la sua narrazione precisa e misurata.
Le sue prime vittorie aprirono le porte dell'Alfa Romeo e successivamente quelle della scintillante Formula 1. Tuttavia, un tragico incidente nel 1973 cambiò radicalmente il corso della sua vita, costringendolo a lasciare l'abitacolo e a reinventare il suo percorso professionale.