Andriy ha solo 13 anni, e da mesi vive da solo in casa, nella provincia di Treviso. Suo padre è tornato in Ucraina per combattere, sua madre lavora a Verona. E lui, poco più che un bambino, è costretto a vivere solo, in compagnia di un cane, due gatti e qualche coniglio. Due volte al mese, sua mamma, che ha trovato lavoro nel veronese, riesce a tornare a casa, giusto il tempo di vedere come sta, mentre una volta alla settimana un commesso del supermercato gli porta la spesa, scrive La Tribuna di Treviso.
Ma la vita di Andriy non è affatto quella che dovrebbe fare un ragazzino della sua età, così i carabinieri del comune dove risiede, allertati dai vicini di casa, sono andati nell'abitazione dove vive da solo insieme agli animali, trovandolo in condizioni igieniche precarie, tra escrementi di animali e rifiuti domestici. Il 13enne non frequentava la scuola, non usciva mai, e trascorreva il tempo da solo in casa, con gli unici compagni di gioco che erano i suoi animali.
Ad allarmare i militari dell'Arma di una situazione difficile, sono stati i vicini di casa di Andriy, che impensieriti dalla condizione umana del 13enne, hanno fatto in modo che la sua storia fosse nota e fosse aiutato. «Vive da solo, lo sentiamo parlare ogni tanto, lo intravediamo dietro a una finestra e, quando gli portano la borsa della spesa, si affaccia circospetto alla porta di casa, e la ritira», la testimonianza dei vicini raccolta dal quotidiano di Treviso.
La storia intorno al bambino ucraino è indefinita. Non si sa perché la mamma non l'abbia portato con lei a Verona. Di fronte ai militari in divisa, Andriy non ha detto nulla, ma poi le indagini sono andate avanti e il 13enne è stato affidato ai servizi sociali, mentre la mamma, una donna ucraina di 48 anni è indagata per abbandono di minore, per cui rischia fino a 6 anni di reclusione. Certo la vita di Andriy, ora sarà meno solitaria, ma non per questo facile.
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