La Flotilla Global Sumud rompe il blocco navale e raggiunge Gaza News

La Flotilla Global Sumud rompe il blocco navale e raggiunge Gaza

Secondo le ultime notizie che stanno circolando, un evento che potrebbe essere considerato storico sembra essersi verificato: la Mikeno, una delle imbarcazioni appartenenti alla Flotilla Global Sumud, è apparentemente riuscita a superare il blocco navale di dodici miglia nautiche imposto da Israele, raggiungendo le coste di Gaza. Mentre la maggior parte della flotta è stata intercettata e scortata verso Ashdod dalle forze navali israeliane, questa piccola nave greca, comandata da un capitano turco, è rimasta ferma per ore di fronte all'enclave palestinese, eludendo le restrizioni come un 'pesce che sfugge alla rete'.

Le immagini del tracker, che ha seguito la rotta delle imbarcazioni in tempo reale per giorni, mostrano la Mikeno immobile davanti a Gaza, un dettaglio che ha scatenato ipotesi di una significativa violazione del blocco. Questa azione è stata confermata non solo dagli attivisti che seguono la missione umanitaria, ma anche da membri della delegazione turca. Ramazan Tunç, in una dichiarazione all'agenzia Anadolu, ha espresso grande gioia per il successo dell'operazione, sottolineando la rottura del blocco che per anni ha reso Gaza una fortezza inespugnabile sia via terra che via mare.

Ulteriori commenti sono arrivati anche dal Global Movement to Gaza, che ha descritto la situazione come una 'notte convulsa' in cui, nonostante l'abbordaggio di alcune imbarcazioni da parte dell'Idf, altre hanno continuato la loro navigazione verso sud. 'Dalle immagini del tracker, la Mikeno sembra aver forzato il blocco ed è ora visibile al largo della costa palestinese. Non è ancora chiaro se ci sia stata un'intercettazione da parte della marina militare israeliana, ma sono attesi ulteriori aggiornamenti. Se confermato, l'ingresso della nave in acque palestinesi segnerebbe un momento storico dopo anni di blocco forzato,' si legge nel comunicato.

Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, ha rilanciato la notizia su X, descrivendo l'uso di motoscafi, grandi imbarcazioni e parapendio da parte di Israele contro l'ultima nave della flotilla ancora in rotta verso Gaza. Ha definito l'azione un 'arroganza sovrumana', suggerendo che la Mikeno potrebbe essere stata oggetto di un'azione militare per prevenirne l'ingresso definitivo nelle acque di Gaza.

Se la Mikeno è effettivamente riuscita a raggiungere o anche solo avvicinarsi alla linea delle dodici miglia, ciò rappresenterebbe non solo una rottura fisica del blocco navale, ma anche un significativo colpo simbolico all'assedio che da oltre quindici anni affligge la vita degli abitanti della Striscia di Gaza. Questo evento potrebbe segnare una prima crepa nel muro di isolamento che ha reso Gaza inaccessibile dal mare per così tanto tempo.

Nonostante ciò, permangono incertezze. La posizione della nave è stata statica per ore, ma mancano immagini o testimonianze dirette dall'equipaggio. Non è chiaro se la Mikeno sia ancora sotto assedio, se sia stata fermata o se abbia realmente toccato le acque territoriali palestinesi. Tuttavia, l'incidente ha riacceso il dibattito internazionale sul diritto alla libera navigazione e sulla legittimità di un blocco che da anni priva la popolazione di Gaza di collegamenti e aiuti essenziali.

In attesa di conferme, la Mikeno rimane un simbolo di resistenza per coloro che sognano la fine dell'isolamento di Gaza, ma anche il fulcro di un nuovo conflitto marittimo che potrebbe intensificare ulteriori tensioni in una regione già turbolenta.

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