Per un istante, sembrava che tutto seguisse il normale corso delle cose: gli studenti con gli zaini pronti, le classi in attesa del consueto trambusto, e un'apparente normalità che, tuttavia, per molti studenti, professori e dirigenti scolastici, stava per essere interrotta da un annuncio improvviso e inaspettato.
Dai centri decisionali regionali è arrivata la direttiva: lezioni sospese. Non si trattava di un mero ritardo, ma di uno stop totale e anticipato su ampia scala. Questo ordine ha scatenato una riorganizzazione complessa e inaspettata proprio all'inizio delle attività scolastiche.
In pochissimo tempo, scuole di ogni livello sono state costrette a seguire il decreto, attuando una misura chiaramente emergenziale. Mentre le famiglie cercavano di riorganizzarsi, un silenzio insolito si è posato sui varchi delle istituzioni, indicando un'attesa carica di specifiche motivazioni. L'intervento era necessario, l'azione inevitabile, ma quali circostanze avevano obbligato l'intera area a interrompere così bruscamente le attività educative?