La corte federale australiana presieduta dal giudice James Allsop ha confermato la cancellazione del visto di Novak Djokovic. Il tennista serbo ha perso l’appello contro la decisione del ministro dell’immigrazione Hawke e dovrà lasciare il paese. Non parteciperà dunque agli Australian open. La corte federale australiana ha sottolineato che non si tratta di una decisione nel merito, sulla validità o meno del visto di Novak Djokovic, ma solo sulla richiesta di annullamento della decisione del ministro dell’immigrazione che gli ha cancellato il visto per motivi di ordine pubblico.
.
Durante l’ultima udienza gli avvocati di Djokovic avevano accusato il governo di aver preso una decisione “irrazionale e sbagliata”. La decisione del governo si basa sul rischio che la sua presenza in Australia potesse alimentare sentimenti no-vax. Gli avvocati del ministro hanno affermato di aver chiaramente considerato l’impatto dell’espulsione di Djokovic sull’opinione pubblica, ma che il governo ha deciso che la sua presenza nel paese era troppo rischiosa, perché le sue opinioni anti-vaccinazione ne hanno fatto una “icona” per i gruppi no-vax. Hanno anche affermato che l’Australia non deve “essere obbligata a subire” la presenza di una persona per paura di cosa accadrebbe se fosse cacciata.
La corte federale australiana presieduta dal giudice James Allsop ha confermato la cancellazione del visto di Novak Djokovic. Il tennista serbo ha perso l’appello contro la decisione del ministro dell’immigrazione Hawke e dovrà lasciare il paese. Non parteciperà dunque agli Australian open.