Un sottomarino nucleare russo nel Mediterraneo, per potenziarel'altro fronte della sfida tra la Nato e Putin. La notizia, priva di conferme ufficiali, è stata diffusa dal sito Covertshores, considerato un punto di riferimento sulle tematiche militari navali. Si tratterebbe di un battello d'attacco classe Akula (ossia Squalo), lungo 110 metri e armato con missili cruise privi di testata atomica.
Il sottomarino nucleare si aggiunge a una flotta poderosa che da oltre un mese pattuglia il Mediterraneo. La guidano due grandi incrociatori classe Slava, concepiti come "killer di portaerei" e dotati di missili d'ogni tipo. Assieme a loro ci sono due caccia, due fregate, una corvetta e due sottomarini convenzionali, i silenziosi Khilo. Tutte queste unità dispongono degli stessi missili cruise Kalibr che stanno venendo usati dalla Marina di Mosca per colpire l'Ucraina. Ma nessuna delle navi presenti nel Mediterraneo è stata coinvolta nel conflitto.
Lo schieramento di così tante navi da guerra nel Mediterraneo serve a Putin come deterrente nei confronti dell'Alleanza Atlantica, tenendo sotto pressione lo stretto del Bosforo e l'accesso al Mar Nero. All'inizio dell'invasione, la flotta si è radunata davanti alla Siria, dove c'è la base di Tartous, protetta da batterie anti-aeree e squadriglie di cacciabombardieri. Poi la scorsa settimana ci sono stati i primi movimenti verso Cipro, per tenere d'occhio le portaerei della Nato impegnate in un'esercitazione. Adesso, dopo una pausa, entrambi gli incrociatori avrebbero preso il largo diretti verso Occidente: il "Maresciallo Ustinov" sarebbe stato avvistato non lontano da Creta. Con loro potrebbero esserci una fregata e una corvetta.