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Italia boom di ricoveri e persone senza vite: è la prima in Europa

  • L'Italia registra un aumento dei ricoveri e delle persone decedute: è il primo Paese in Europa.

    Sono sempre più allarmanti. Sono decine di migliaia i ricoveri improvvisi e le morti nel nostro Paese, che negli ultimi anni sembra essere stato colto di sorpresa da una sorta di epidemia in questo senso. Questa volta la responsabilità di questi disagi non è da attribuire al Covid, ma ad un altro motivo.

    Uno studio statistico pubblicato su Nature Medicine, la rivista scientifica più prestigiosa al mondo, e realizzato dall'Istituto di Barcellona per la salute globale in collaborazione con l'Istituto nazionale della sanità francese, ha rivelato qualcosa di incredibile per il nostro Paese.

    Ancora una volta non c'è nulla di positivo da celebrare per l'Italia, in quanto possiamo solamente vantare un triste primato per quanto riguarda le ospedalizzazioni e i decessi. Negli ultimi anni si è osservato un aumento dei decessi dovuto principalmente ad un fattore particolare.

    Non è certo una coincidenza che il nostro Paese ne sia più colpito, considerando che questo fattore è molto presente. Tuttavia, la prevenzione è sempre uno strumento fondamentale per cercare di ridurre questi numeri sempre più allarmanti. Solo in Italia si sono registrate ben 18mila morti, il Paese con il maggior numero di decessi.

    Ma a causa di cosa? La risposta è molto semplice e riguarda fattori esterni a noi e quindi difficilmente controllabili. Gli studiosi sostengono comunque la necessità di destinare nuove risorse e adottare interventi mirati per ridurre le conseguenze negative: 

    Secondo uno studio recentemente pubblicato su Nature, l'estate eccezionalmente calda del 2022 avrebbe provocato oltre 61.000 decessi in Europa. In particolare, in Italia si registrano ben 18.000 decessi nel periodo compreso tra il 30 maggio e il 4 settembre, seguita dalla Spagna con 11.324 casi e dalla Germania con 8.173 casi. Le donne sembrano essere state le più colpite dalle conseguenze del caldo, con un aumento del 63% dei decessi correlati, per un totale di 35.406, rispetto ai 21.667 stimati per gli uomini. La maggior parte dei decessi in Europa è stata osservata tra metà luglio e metà agosto, con un totale di 38.881 casi. Secondo i ricercatori, questa coincidenza ha amplificato la mortalità associata al caldo. Lo studio rivela l'importanza di comprendere l'enorme impatto che fattori come il caldo possono avere sul numero di decessi. Quindi, cosa dovrebbe essere fatto? Secondo Raquel Nunes, docente di Cambiamenti Ambientali presso l'Università di Warwick, sono necessari interventi mirati: "L'elevato numero di decessi correlati al caldo durante l'estate del 2022 in Europa evidenzia l'urgente necessità di proteggere le popolazioni vulnerabili dagli effetti delle ondate di calore. I governi nazionali, le agenzie competenti e altre istituzioni devono aumentare l'efficacia dei piani di prevenzione e adattamento al caldo, destinando risorse e attuando interventi mirati per ridurre le conseguenze negative degli eventi di calore estremo". Nel frattempo, anche nelle ultime settimane, il caldo torrido ha continuato a farsi sentire in Italia. Nella regione Puglia, dal 22 al 29 giugno, si sono registrati numeri record di accessi al pronto soccorso a causa del caldo estremo. Ben 21.457 pugliesi si sono recati in ospedale, con un picco di 3.057 ingressi in sole 24 ore il martedì 29. Il governatore della regione, Michele Emiliano, ha dichiarato: "Stiamo affrontando un forte aumento degli accessi al pronto soccorso legati all'emergenza caldo".

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