Incontro imbarazzante tra Trump e la Juventus alla Casa Bianca

Quello che era previsto come un semplice evento istituzionale per la Juventus prima del loro debutto nel Mondiale per Club negli USA, si è trasformato in un episodio di imbarazzo notevole. Durante l'incontro con Donald Trump allo Studio Ovale, l'ex presidente ha sollevato una questione controversa che ha poco a che fare con il calcio, creando una situazione scomoda per tutti i presenti.

Trump discute di geopolitica con la Juve in secondo piano

Con i giocatori della Juventus posizionati alle sue spalle, Trump ha iniziato a discutere le tensioni geopolitiche tra Iran e Israele, creando una scena che è diventata virale: una squadra di calcio in posa dietro un leader politico che parla di questioni di guerra.

La visita era originariamente legata alla tournée estiva del club in America, ma nessuno avrebbe immaginato che avrebbe preso una piega così delicata e inaspettata.

Una domanda fuori luogo gela l'atmosfera

In un momento del discorso, Trump ha sorpreso tutti chiedendo ai giocatori della Juventus se una donna potesse far parte della loro squadra, provocando scambi di sguardi perplessi e sorrisi nervosi tra i giocatori, che sono rimasti senza parole.

Intervento del direttore generale della Juventus

Matteo Comolli, il direttore generale della Juventus, ha tentato di alleggerire l'atmosfera, sottolineando l'esistenza di una squadra femminile forte all'interno del club. Tuttavia, Trump ha continuato a esprimere le sue opinioni conservative sull'identità di genere nello sport, lasciando un'impressione di freddo tra i presenti.

Trump asks the Juventus players standing behind him if women could make their team and tries to bait them into endorsing his transphobia pic.twitter.com/cJymDAmcSd

Un incidente diplomatico che fa notizia

Quel che doveva essere un'occasione di festa e di incontro tra sport e politica si è trasformato in un imbarazzante incidente diplomatico, con la Juventus coinvolta in una dichiarazione politica inaspettata. Questo episodio ha raffreddato l'atmosfera e ha lasciato un segno indelebile nella memoria di molti.