L'assenza media dal posto di lavoro di una persona positiva al Covid è di un mese. Lo ha comunicato l'Inail in un report in cui per la prima volta riporta anche il dato delle infezioni di origine professionale riconosciute e indennizzate dall'inizio della pandemia. Al 31 dicembre 2021 i contagi sul lavoro per il coronavirus sono stati 191.046, pari a un sesto del totale delle denunce d'infortunio pervenute da gennaio 2020 e al 3,1% del totale dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità alla stessa data.
Nel 2021 i casi di contagio denunciati all'Inail sono diminuiti del 71,3% rispetto all'anno precedente, mentre il calo dei casi mortali è stato del 57,2%. Nel dettaglio, i decessi sul lavoro da Covid sono stati 811, pari a un quarto degli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati da gennaio 2020, con un'incidenza dello 0,6% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall'Iss alla stessa data.
Rispetto ai 797 rilevati dal monitoraggio mensile precedente, i casi mortali sono 14 in più, di cui solo uno avvenuto a dicembre e i restanti 13 riconducibili ai mesi precedenti (otto avvenuti nel 2021 e cinque nel 2020). La netta maggioranza dei decessi riguarda gli uomini (82,5%) e i lavoratori nelle fasce di età 50-64 anni (71%), over 64 anni (18,6%) e 35-49 anni (9,8%), mentre tra gli under 35 si registra solo lo 0,6% dei morti. I lavoratori stranieri sono il 9,6% del totale, con le comunità peruviana (15,4% dei decessi occorsi agli stranieri), albanese (11,5%) e rumena (7,7%) ai primi tre posti.