L'inflazione galoppa, e anche le offerte dei fedeli si devono adeguare. Hanno fatto scalpore le parole di un parroco di Carinaro (Caserta), che durante la messa per la festa di Sant'Eufemia ha esortato i presenti a fare offerte più alte. Un'incitazione che ha scatenato la polemica, soprattutto da quando il video della richiesta è stato diffuso sui social.
Queste le parole del parroco di Carinaro: «A chi passa attraverso le nostre strade - dice dall'altare - per i nostri palazzi, accogliamolo con il sorriso, con le nostre preghiere e con il dono della generosità, come avete sempre fatto. Quest’anno con qualcosina in più, perché dovunque siamo andati ad acquistare e fare contratti ci hanno detto che è aumentato tutto. Allora qualche cosina in più, non dico quanto, rispetto agli altri anni e credo che riusciamo a coprire tutte le spese. Basta un pochino in più. Voi avete già capito. Dio ama chi dona con gioia, Dio ama con generosità chi dona veramente con tutto il cuore ma non con tristezza, non con le lacrime. Mi raccomando, facciamo come fanno gli sposi, con le lacrime di gioia».
Il filmato è stato diffuso, tra gli altri, dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli su segnalazione di un cittadino che gli ha scritto: «Sono un padre di famiglia che lavora ad Acerra e abito in provincia di Caserta, faccio volontariato con associazione, ma quando vedo queste cose mi avvilisco». E avvilita è la maggior parte dei commenti al video pubblicato sulla pagina Facebook del consigliere. Tra chi grida alla vergogna e chi fa notare che gli stipendi restano invariati, c'è anche chi prova a dare un'interpretazione meno veniale alle parole del prete: «Non è chiaro il fine - si legge in un commento - ma se servisse ad aiutare i più deboli è normale che tutto costi di più e serve di più, forse avrebbe dovuto dirlo in un altro modo ma almeno è stato chiaro e diretto».
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