Il caso di Simona Cinà, la giovane promessa della pallavolo nazionale trovata morta durante una festa in piscina, ha scosso l'opinione pubblica. L'incidente è avvenuto a Bagheria, vicino Palermo, dove Simona, originaria di Capaci, si era recata con amici per un evento che prometteva di essere gioioso e spensierato.
La scoperta del suo corpo senza vita ha lasciato tutti senza parole, e immediatamente sono state avviate delle indagini per chiarire le cause del tragico evento. Nonostante fosse in ottima forma fisica e non avesse precedenti patologie note, le circostanze della sua morte rimangono avvolte nel mistero.
L'autopsia, prevista nei prossimi giorni, sarà decisiva per comprendere le dinamiche della sua scomparsa. La comunità locale è ancora sotto shock, e il dolore è palpabile tra i suoi conoscenti e familiari, che chiedono giustizia e trasparenza.
La madre di Simona, Giusy, in particolare, è devastata. Ha espresso in più occasioni il suo dissenso verso l'ipotesi di un malore improvviso, sottolineando come sua figlia fosse una studentessa modello e una persona amata da tutti. 'Voglio solo sapere la verità', ha dichiarato tra le lacrime, insistendo sul fatto che Simona fosse una nuotatrice eccellente e che un incidente in piscina è impensabile.
La famiglia ha anche sollevato dubbi su alcuni dettagli della scena, come l'assenza di alcol nonostante i video sui social mostrassero diversamente, e la pulizia insolita della piscina. Questi elementi aggiungono ulteriori interrogativi su quanto realmente accaduto quella fatidica notte.
