La vicenda della Madonna di Trevignano ha catturato l'attenzione pubblica quando Gisella Cardia, una donna siciliana di 53 anni, ha dichiarato che la statua della Madonna acquistata durante un pellegrinaggio a Medjugorje piangeva sangue. Da allora, ogni mese, il giorno 3, organizza incontri di preghiera presso il luogo delle presunte apparizioni mariane.
La divisione dell'opinione pubblica
La storia ha suscitato grande curiosità e dibattito tra i fedeli. Alcuni accusano la Cardia di aver orchestrato un inganno per trarre vantaggio economico, mentre altri credono fermamente nei suoi racconti e nei messaggi che sostiene di ricevere dalla Vergine.
Indagini e scoperte
La verità è emersa dopo una dettagliata superperizia condotta sulle reliquie. Il genetista Emiliano Giardina ha analizzato sia la statua che un quadro di Cristo, scoprendo che il DNA trovato era esclusivamente quello di Gisella Cardia. Questo risultato ha escluso la presenza di qualsiasi elemento soprannaturale o miracoloso.