Assurdo ma vero il tribunale di Lucca ha negato il risarcimento a una cassiera vittima di rapina. La donna, ferita con 200 pallini dal ladro, dovrà pagare 5800 di spese legali. La sentenza: "Troppo aggressiva coi ladri"
Se mai nella vita dovesse capitarvi di essere vittima di una rapina, fate attenzione a non essere "troppo aggressivi" col ladro, sia mai che si spaventi e non riesca a darsela a gambe col bottino. Senza contare che rischiereste di finire come la Signora Ombretta Cordoni che, oltre al danno di aver subito un furto di 400 euro e rimediato ferite permanenti per 200 pallini in corpo, non incasserà alcun tipo di risarcimento. Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Lucca che nega alla donna, cassiera di 61 anni, la rifusione perché "è stata troppo aggressiva coi ladri", scrivono i giudici. Ma c'è di più.
La cassiera dovrà risarcire lo Stato di 5.800 euro per le spese legali. Il caso A raccontare la vicenda di Ombretta è il giornalista Mario Giordano per l'edizione cartacea del quotidiano La Verità. La storia è questa. La donna, che lavora in un supermercato di Pontepremoli, si ritrova faccia a faccia con un ladro. Come da copione, il malvivente entra nel negozio e intima alla commessa di vuotare la cassa. Ovviamente, non lo fa con modi gentili né tantomeno con in mano un mazzo di rose e viole: è armato col fucile a canne mozze. Ombretta, che ha coraggio da vendere e l'incasso della giornata da difendere, non ci sta. Grida e insulta l'avventore. Di tutta risposta, il ladro scarica 200 colpi nel corpo della 61enne e poi scappa con la refurtiva (circa 400 euro).