Sarebbe partito dall'albero di Natale l'incendio che la scorsa notte ha ucciso la piccola Ginevra Gioia Manganello, la bimba di due anni morta carbonizzata dopo che le fiamme hanno letteralmente divorato l'appartamento nel quale viveva insieme ai genitori e ai cinque fratellini. La tragedia si è consumata a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento: il rogo, scoppiato in una palazzina di tre piani, nel quartiere Firriato tra le vie San Giuseppe e Mercadante, sarebbe stato originato da un corto circuito dell’albero di Natale. Ma è un dato ancora da confermare, mentre continuano le indagini.
C’è anche chi ipotizza anche il malfunzionamento di una stufa. Saranno i vigili del fuoco e il Commissariato di Palma a chiarire questi aspetti. Ginevra dormiva nel lettone della mamma e del papà al secondo piano dello stabile quando è stata sorpresa dalle fiamme, che, come scrive il quotidiano La Sicilia, si sono propagate molto velocemente grazie alla combustione di una tenda. La mamma e la zia della bambina, che si trovavano al primo piano, hanno provato a salvarla ma senza successo. La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta affidata al pm Maria Barbara Cifalinò, presente sul luogo della tragedia. L’intera palazzina è stata sequestrata.
Intanto, la comunità locale piange la morte della piccola Ginevra."È un momento terribile: veniamo già dai fatti di Ravanusa, e siamo qui a piangere una nuova vittima", ha detto il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino. Il giorno del funerali della bambina sarà lutto cittadino, e sono state sospese tutte le iniziative natalizie. Il primo cittadino ha anche trovato un alloggio alle otto persone che abitavano nella palazzina, che sono riuscite a mettersi in salvo. Il Comune si farà carico delle spese del funerale di Ginevra, e pagherà anche i lavori di ripristino dell’edificio a due piani di via San Giuseppe.
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