Garlasco, l'inquietante scoperta nella casa della nonna di Chiara News

Garlasco, l'inquietante scoperta nella casa della nonna di Chiara

Un nuovo capitolo si apre nel caso di Garlasco. La Procura di Pavia ha deciso di riaprire per la terza volta le indagini relative all'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 agosto 2007. Con questa decisione, vecchie narrazioni e testimonianze che furono messe da parte tornano prepotentemente alla luce, includendo un particolare che ha sempre generato inquietudine tra chi ha seguito il caso da vicino: una luce accesa nella casa della nonna di Chiara la sera precedente l'omicidio.

Ma quanto di reale c'è in questa testimonianza? Chi era presente in quella casa in quella fatidica notte? E, più importante, esiste un collegamento tra quanto accaduto quella notte e gli eventi del mattino seguente nella villetta di Garlasco?

Riascoltare le testimonianze dopo 18 anni

Nell'ambito degli ultimi sviluppi investigativi, gli inquirenti hanno deciso di esaminare nuovamente le testimonianze raccolte nei giorni successivi all'omicidio, in particolare quelle dei vicini di casa della nonna di Chiara. Una delle più inquietanti riguarda proprio le luci accese osservate nella casa di Gropello Cairoli, situata a pochi chilometri da Garlasco, la sera del 12 agosto 2007, poche ore prima che Chiara venisse trovata uccisa.

Una dichiarazione di un vicino, data ai carabinieri il 22 agosto 2007, sostiene di aver notato delle luci accese al piano superiore tra le 22:10 e le 22:15 di quella notte. Lo stesso testimone notò anche un'auto sconosciuta parcheggiata davanti alla recinzione, il cui modello, marca o colore non fu in grado di identificare, trovandola insolita dato che la proprietaria, la nonna di Chiara, era ricoverata in una casa di riposo da mesi.

Un'ulteriore testimonianza inquietante

Un'altra dichiarazione arriva da un diverso vicino, interrogato dagli investigatori, il quale affermò di aver visto un'auto di piccole dimensioni di colore chiaro parcheggiata vicino alla casa tra le 21:30 e le 2:00 della notte tra l'11 e il 12 agosto. Anche in questo caso, il testimone non fu in grado di specificare marca o modello. Tuttavia, ricorda chiaramente di aver sentito l'auto ripartire intorno alle 2 di notte.

Nel suo racconto, il testimone aggiunse che inizialmente non notò nessuna luce accesa, poiché le tapparelle erano abbassate. Tuttavia, la presenza di quell'auto ferma per ore davanti a una casa dove non avrebbe dovuto esserci nessuno solleva quesiti rimasti irrisolti per anni.

Gli ultimi movimenti di Chiara

Le testimonianze non riguardano solo la notte. Vi è anche una relazione su ciò che è accaduto nelle ore precedenti l'omicidio. Un uomo, incaricato di curare il giardino e l'orto, custodiva le chiavi della casa della nonna e dichiarò di aver visto Chiara la mattina del 10 agosto, verso le 10:20.

Durante il breve incontro, la ragazza, secondo il racconto dell'uomo, cominciò a raccogliere dell'uva da portare alla nonna in casa di riposo. Questo dettaglio è stato confermato tanto dalla memoria dell'uomo quanto da un accertamento dei carabinieri, dove il personale della struttura per anziani e la stessa nonna confermarono la visita di Chiara poco prima dell'omicidio.

Un mistero che insiste

Quindi, tra luci in una casa apparentemente vuota e auto non identificate, emerge incessante il quesito: chi era realmente in quella casa la notte prima dell'omicidio? La presenza di qualcuno o qualcosa potrebbe aver giocato un ruolo nei tragici eventi della mattina successiva a Garlasco?

Nonostante siano trascorsi quasi due decenni, ogni dettaglio e ogni minima testimonianza ritrovano peso nel contesto delle indagini in corso. Questa scoperta inquietante nella casa della nonna di Chiara potrebbe rappresentare un pezzo decisivo in una vicenda che non smette di alimentare dibattiti e discussioni.

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