Con un obiettivo ben chiaro di portare aiuti e solidarietà nella tormentata Striscia di Gaza, un gruppo di italiani ha intrapreso un viaggio che si è interrotto bruscamente questa mattina. Le loro imbarcazioni, parte della missione denominata "Flottiglia bis", sono state fermate dalle autorità israeliane in acque internazionali. A bordo si trovavano sei italiani, tra cui professionisti di vari settori, uniti dall'intento di rompere simbolicamente l'assedio a Gaza.
Tra gli italiani a bordo della nave Conscience, vi erano medici, infermieri, educatori, filosofi e persino un monaco buddhista. Questi professionisti erano partiti con la nave principale della spedizione "Thousand Madleens to Gaza", carica di aiuti e con l'obiettivo di attirare l'attenzione internazionale sulla crisi umanitaria in atto.
Identità degli italiani fermati
A bordo si trovava Riccardo Corradini, medico noto per il suo coinvolgimento nel documentario Erasmus a Gaza. Con lui, Stefano Argenio, infermiere e coordinatore in un ospedale romano, e Francesco Prinetti, giovane medico e attivista torinese. Completano il gruppo Elisabeth Di Luca, educatrice siciliana, Claudio Torrero, ex docente di filosofia e monaco buddhista, e Vincenzo Fullone, comunicatore e chef, profondamente legato a Gaza.
Dettagli sulla missione e altre imbarcazioni
Sulle altre imbarcazioni viaggiavano Beatrice Lio, marittima veneta, Lorenzo Bresciani, neurologo padovano, e Lorenzo Mollicone, giornalista e attivista. Il progetto "Thousand Madleens to Gaza" simboleggia l'infanzia sotto assedio e mira a rompere il blocco israeliano, almeno idealmente. Le autorità hanno fermato la flottiglia, trasferendo i passeggeri al porto di Ashdod per l'identificazione.
Reazioni internazionali e situazione attuale
Il Ministero degli Esteri italiano sta monitorando la situazione, cercando di fornire assistenza consolare e verificare le condizioni dei cittadini coinvolti. La tensione in Medio Oriente rimane alta, e la flottiglia rappresenta un nuovo simbolo di resistenza civile. Attualmente, i sei italiani sono detenuti in Israele, in attesa di sviluppi ulteriori sul loro viaggio iniziato come gesto di solidarietà.