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Filippo Turetta, le prime parole dopo la condanna all'ergastolo

  • Filippo Turetta è stato condannato all'ergastolo senza possibilità di attenuanti. I giudici della Corte d'Assise di Venezia hanno emesso questa sentenza martedì 3 dicembre 2024. Filippo Turetta, ammettendo il proprio crimine, si trovava in aula durante la dichiarazione della sentenza, insieme a lui anche Gino Cecchettin, padre della vittima.

    Le prime dichiarazioni di Gino Cecchettin dopo la condanna di Filippo Turetta

    Filippo Turetta è stato sentenziato all'ergastolo per aver assassinato Giulia Cecchettin l'11 novembre 2023 con 75 coltellate. La giuria lo ha riconosciuto colpevole di omicidio volontario aggravato, stalking, sequestro di persona, possesso illegale di armi e occultamento di cadavere. "Cosa provo? Abbiamo perso tutti come società. Nessuno mi potrà restituire mia figlia Giulia. Ho una sensazione strana, pensavo di rimanere impassibile. È chiaro che è stata fatta giustizia, ma come esseri umani dobbiamo fare di più. La violenza di genere non può essere fermata solo con le pene, ma con la prevenzione", ha affermato Gino Cecchettin.

    Il significato della condanna all'ergastolo di Filippo Turetta

    La sentenza assegnata a Filippo Turetta rappresenta la pena massima, l'ergastolo è di fatto una condanna a vita. L'avvocato di Turetta ha spiegato che "Filippo è consapevole che dovrà trascorrere gran parte della sua vita in carcere". Il sistema penale italiano mira alla rieducazione con la possibilità di lavorare, di usufruire permessi e di accedere a forme di libertà condizionale. Turetta potrebbe essere eleggibile per la libertà condizionata nel 2049 dopo 26 anni di detenzione.

    Le prime parole di Filippo Turetta dopo la sentenza

    Filippo Turetta ha ricevuto la sentenza di condanna all'ergastolo per l'omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin con rassegnazione. "L'attesa è stata ansiogena. Credo sia una sentenza corretta, me l'aspettavo", ha detto. Turetta non ha contattato i suoi genitori subito dopo la sentenza. "Non me la sento ora. Chiamerò mia madre domani, è il suo compleanno", ha rivelato.

    La vita di Turetta nel carcere di Verona

    Dal 25 novembre 2023, Filippo Turetta è detenuto nel carcere di Verona, dove quotidianamente partecipa a diverse attività. Nella sua sezione ci sono una scuola, una cappella, una palestra e uno spazio dedicato alla scrittura. Turetta ogni giorno frequenta un corso di inglese, si allena in palestra, guarda la televisione, legge libri e suona la chitarra. "Voglio riprendere gli studi", ha affermato.

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