E tu che stile di attaccamento hai? Come le relazioni dell'infanzia influenzano quelle da adulti  Curiosità

E tu che stile di attaccamento hai? Come le relazioni dell'infanzia influenzano quelle da adulti 

I più attenti se ne saranno accorti riflettendo sulle proprie relazioni oppure osservando quelle dei loro amici. In ogni storia d'amore si tende quasi sempre a replicare lo stesso schema, e non si tratta soltanto di scegliere partner che fisicamente si assomigliano, ma di mettere in piedi proprio le stesse dinamiche. C'è chi è sempre insicuro e chiede continuamente al compagno o alla compagna delle conferme sul suo amore, chi invece non si fa mai coinvolgere fino in fondo e mantiene sempre un certo distacco, chi è particolarmente litigioso.

In psicanalisi esiste una teoria proprio su come gestiamo i legami e sullo stile di attaccamento, ad elaborarla negli anni '80 fu l'analista inglese John Bowlby. "Il suo studio si rifà anche alle osservazioni degli etologi Lorenz e Arlow – spiega a Fanpage.it la psichiatra e psicanalista Rossella Valdrè – Bowlby osservò che tutti i mammiferi, non solo il piccolo umano, sono legati fin dalla nascita alla prima figura di attaccamento, la madre, non solo dal bisogno di nutrimento, ma dal bisogno di attaccamento in sé. Se si priva un piccolo animale della propria madre, si è visto che tenderà a seguire l’uomo o un altro oggetto indipendentemente dal nutrimento, ma proprio per un intrinseco bisogno di attaccamento.

Nell’uomo, questo bisogno fondamentale è ovviamente più complesso e, come aveva visto Freud, ha la particolarità di avere verso le figure di attaccamento una dipendenza molto lunga rispetto agli altri animali, per cui noi ci portiamo dentro l’impronta, diciamo così, del tipo di attaccamento ricevuto in maniera molto più incisiva e durevole per tutta la vita".

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