All'indomani del lancio della "grande arma", il suo nuovo missile balistico il cui test è stato condotto sotto la "guida diretta" di Kim Jong-un, la Corea del Nord è ora "del tutto pronta per un confronto di lungo periodo con gli imperialisti statunitensi".
Sono le parole del dittatore di Pyongyang riportate dall'agenzia ufficiale Kcna: secondo Kim lo Hwasong-17 "renderà di nuovo chiaramente consapevole il mondo intero del potere delle nostre forze armate strategiche".
In barba alla moratoria che si era autoimposta e in barba alle risoluzioni delle Nazioni Unite che lo vietano, la Corea del Nord di Kim Jong-un è tornata a lanciare i suoi missili. Soltanto che questa volta, come denunciano sia la Corea del Sud sia il Giappone, si tratterebbe di un missile balistico intercontinentale: il primo lancio del genere dal 2017, capace di minacciare seriamente gli Stati Uniti, già alle prese con la crisi ucraina, e di sfidare Seul e il suo nuovo presidente che in campagna elettorale non aveva esitato a optare per la linea dura verso il Nord qualora ce ne fosse stato bisogno.
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