Chiara Petrolini e l'indagine sull'ipotesi di un complice. La Procura di Parma continua le indagini sul caso di Traversetolo con nuovi esami medico legali cercando chiarimenti sugli eventi accaduti. È incerto se Chiara fosse sola durante il parto e se i neonati fossero vivi prima di essere sepolti. Nuove prove potrebbero rivelare se altri fossero al corrente delle gravidanze segrete e degli eventi in casa.
Neonati sepolti a Traversetolo: gli esami
La Procura ancora attende alcuni esami cruciali per concludere l'indagine sui neonati trovati sepolti nella villa di Traversetolo. Queste analisi determineranno se i neonati erano vivi al momento del parto.
Il procuratore Alfonso D’Avino ha ipotizzato che il primo neonato fosse vivo alla nascita, morendo solo dopo. Questo punto è critico per le accuse contro la madre, che include omicidio e occultamento di cadavere.
Chiara Petrolini, accusata di omicidio e occultamento di cadavere
Ultime notizie suggeriscono che sono stati presentati i rapporti di Valentina Bugelli, medico legale, e di Francesca Magli, antropologa forense, sui resti del primogenito di Chiara Petrolini per stabilire il momento della morte. La Procura sta anche considerando la possibilità di un complice, ma finora le prove non hanno confermato questa teoria.
Le analisi sull'impronta del piede di Chiara Petrolini
Gli investigatori stanno analizzando tracce di sangue e un'impronta del piede di Chiara per determinare se fosse sola al momento del parto. Anche se molti indizi suggeriscono che agisse da sola, la situazione potrebbe cambiare con i nuovi risultati. Chiara Petrolini rimane in arresto domiciliare in attesa del processo.
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