Il 14 dicembre 2021, il corpo di Liliana Resinovich è stato scoperto in un boschetto a Trieste, avvolto in sacchi neri. Da quel momento, il velo di mistero sulla sua morte non ha fatto che addensarsi. L'ultimo episodio di "Chi l'ha visto?" ha portato a nuove complicazioni nel caso, piuttosto che semplificarlo, con il coinvolgimento di diverse testimonianze e indizi critici.

La testimonianza di Silvia Radin: la coperta marrone e una bara anomala
Durante il programma, Silvia Radin, cugina di Liliana, ha ripercorso alcuni momenti chiave. Ha descritto un episodio in cui Sebastiano Visintin, il marito della defunta, avrebbe posto accanto alla testa di Liliana una coperta marrone, usata nei campi per profughi negli anni '90, un gesto che Silvia interpreta come distaccato e freddo. Le circostanze della scelta del feretro, inoltre, hanno sollevato ulteriori dubbi sulla fretta di sistemare il corpo.

Paura e sospetti: un matrimonio sotto esame
Silvia ha rivelato che nelle ultime settimane di vita, Liliana si sentiva osservata e temeva di essere stata scoperta per avere appreso informazioni compromettenti. Questo potrebbe indicare un possibile movente legato a segreti che Liliana avrebbe potuto rivelare, aumentando il rischio di pericoli per la sua stessa vita.
Il mistero dei 50.000 euro: denaro contante e spese insolite
Un altro aspetto sconcertante del caso è il ritrovamento di circa 20.000 euro in contanti a casa dei Resinovich-Visintin. Sebastiano ha dichiarato di aver distribuito parte di questi soldi mentre cifre elevate sono state spese per uscite extra, senza una giustificazione chiara sulla provenienza dei fondi. Gli inquirenti stanno esaminando se questi soldi possano essere collegati alla scomparsa di Liliana.
Cordini fantasma: compaiono misteriosamente nell'appartamento
Un dettaglio inquietante è rappresentato dalla comparsa improvvisa di cordini di canapa, identici a quelli usati per legare i sacchi che contenevano il corpo di Liliana. Inizialmente negati da Sebastiano, sono stati trovati nel loro appartamento solo dopo ulteriori perquisizioni. Questo elemento aggiunge un altro strato di mistero, mentre gli esperti hanno confermato una possibile corrispondenza tra i cordini trovati e quelli usati per il corpo, sebbene manchi una certezza assoluta che potrebbe essere confermata solo tramite analisi DNA dettagliate.
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