Il mistero del brutale assassinio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023, continua a tenere in sospeso la comunità di Rimini. La 78enne fu tragicamente uccisa nel garage del suo condominio, colpita ripetutamente con un'arma da taglio, come rivelato dall'esame autoptico.
Il corpo fu scoperto il giorno seguente dalla nuora, Manuela Bianchi, che ha subito allertato le autorità. L'orribile natura del crimine ha scosso profondamente i residenti locali.
Le indagini hanno portato all'arresto di Louis Dassilva, un vicino di casa di 34 anni, accusato di omicidio volontario aggravato. Si sospetta che il movente possa essere legato a una relazione extraconiugale tra Dassilva e la nuora della vittima, con la possibile interferenza di Pierina Paganelli.
La custodia cautelare di Dassilva è stata confermata dal tribunale del riesame, con l'attenzione rivolta anche a una perizia fonica che potrebbe rivelare nuovi dettagli sulla dinamica dell'evento e sull'eventuale coinvolgimento di Manuela Bianchi.
Il processo, che ha preso il via a settembre 2025, ha incluso le testimonianze dei figli e della nipote della signora Paganelli. Durante le indagini, il figlio della vittima, Giuliano Saponi, ha consegnato il proprio telefono alla polizia, sostenendo fermamente la colpevolezza di Dassilva.
Secondo Saponi, i dati e i messaggi presenti sul dispositivo potrebbero essere cruciali per l'accertamento della verità. Questa mossa è stata vista come un passo significativo, poiché Saponi, già vittima di un grave incidente stradale a maggio 2023, ritiene che possa esserci un collegamento tra l'incidente e l'omicidio di sua madre.
La difesa di Dassilva ha sempre negato ogni responsabilità, sottolineando le incertezze delle prove raccolte. Con la consegna del telefono, Saponi spera di accelerare l'analisi delle tracce digitali e di contribuire a fare luce sulla vicenda, insistendo sulla necessità di scoprire la verità. Il caso rimane aperto, con le autorità che esaminano attentamente ogni nuovo elemento emerso.
