“Non usate il viso di nostra madre a fini non appropriati“. Così si sono espressi i figli di Pierina Paganelli, deceduta tragicamente a 78 anni a Rimini nei primi giorni di ottobre 2023, nel garage del suo edificio in via del Ciclamino. La famiglia ha manifestato il proprio disappunto dopo aver notato una locandina di un evento programmato per sabato a Rimini, organizzato dalla comunità senegalese, che prevede la partecipazione di circa 500 persone.

Un evento a sostegno di Louis Dassilva
L'iniziativa è stata promossa a favore di Louis Dassilva, 35 anni, principale sospettato dell'omicidio. La locandina originale mostrava anche l'immagine di Pierina accanto a quella di Dassilva, attualmente detenuto dal 16 luglio 2024, ritenuto dall'accusa come l'unico colpevole del crimine.
Le indagini si sono concluse di recente, risultando in un'accusa di omicidio volontario aggravato per premeditazione, crudeltà, motivi abietti e futili, oltre a sfruttare le circostanze di tempo, luogo e vulnerabilità della vittima per ostacolarne la difesa.
La reazione legale degli eredi
Per prevenire ulteriori abusi dell'immagine della loro madre, i figli hanno consultato gli avvocati Monica e Marco Lunedei. In una dichiarazione ufficiale, gli avvocati hanno detto: “Gli eredi della vittima hanno diffidato e proseguiranno legalmente contro chiunque utilizzi l'immagine della madre barbaramente assassinata a scopi speculativi“. Hanno inoltre suggerito che dietro queste iniziative ci siano “ricerche di presunte (e assurde) verità“, non connesse alle indagini ufficiali.
La posizione della famiglia
“La ricerca della verità è compito della Procura competente e delle istituzioni designate“, hanno precisato gli avvocati Lunedei. In conclusione, la famiglia ha fermamente dichiarato: “Con riferimento a una locandina recentemente diffusa, in particolare, la famiglia non permetterà che l'immagine della madre sia accostata a quella dell'unico indagato e gravemente sospettato per il suo omicidio”.