In Italia, noto paese di amanti del buon cibo, il numero di fumatori è significativamente alto, con milioni di persone che indulgono in questa abitudine nonostante i noti rischi per la salute. Fumare, sebbene non sia illegale, è indubbiamente dannoso nel lungo termine, aumentando il rischio di sviluppare malattie gravi come il cancro ai polmoni.
Il governo italiano ha introdotto regolamentazioni che limitano il fumo in aree pubbliche, come parchi e altri luoghi frequentati da minori, per combattere i pericoli del fumo passivo. Nei luoghi pubblici, esistono aree designate per i fumatori, ben separate da quelle per non fumatori.
Ma la vera novità che sta per colpire i fumatori italiani è un'imminente stangata sul prezzo delle sigarette. Secondo fonti giornalistiche, la Commissione Europea sta per introdurre nuove tariffe significativamente più elevate, con aumenti che potrebbero superare il 200%. Questi aumenti hanno lo scopo di coprire il bilancio dell'UE e di disincentivare l'uso del tabacco.
Questo rialzo dei prezzi si estenderà a tutto il continente, causando malcontento tra i consumatori e opposizione da parte di alcuni stati membri, che vedono in questa mossa un'intrusione nelle politiche economiche nazionali. Una frase chiave di un rapporto del governo tedesco cita la necessità di "sviluppare nuove fonti di risorse proprie", indicando una strategia che potrebbe pesare pesantemente sulle tasche dei fumatori europei.
Nonostante le preoccupazioni che l'aumento possa ridurre il gettito fiscale più di quanto generi, la discussione è ancora aperta. La ministra delle Finanze svedese, Elisabeth Svantesson, ha espresso preoccupazioni sul fatto che i ricavi dovrebbero rimanere ai singoli Paesi e non essere assorbiti dalla burocrazia europea. Dettagli aggiuntivi su questa controversa misura sono attesi a breve.
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