Somministrazione soltanto a chi ha più di 60 anni. È questa la raccomandazione che dovrebbe arrivare oggi dal ministero della Salute sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca dopo la riunione delle 13 del Cts (che sembra orientato in questo senso e si preparerebbe a raccomandare anche che gli under 60 facciano la seconda dose con Pfizer, qui i dettagli).
Una chiara marcia indietro rispetto alla linea seguita finora con gli “open day” organizzati in varie regioni proprio vaccinare i più giovani. Un cambio di rotta che provoca la protesta dei governatori e la richiesta «urgente» di una indicazione chiara, dopo i dubbi espressi da numerosi esperti sull’uso per i ragazzi e le donne sotto i 40 anni. «Tutti i vaccini sono sicuri», dichiara in Parlamento il ministro della Salute Roberto Speranza spiegando di essere in attesa del parere del Comitato tecnico scientifico.
Ma il verbale tarda ad arrivare rendendo evidente il nodo da sciogliere: chi dovrà prendersi la responsabilità di cambiare ancora una volta la linea su Astrazeneca. Anche perché si dovrà decidere se autorizzare la seconda dose con un vaccino diverso da quelli a «vettore adenovirale» come appunto è Astrazeneca, ma pure Johnson & Johnson.