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Arresto nel caso di Andrea Prospero, il 19enne trovato morto: gli aggiornamenti

  • Dopo un'intensa investigazione sulla scomparsa di Andrea Prospero, un giovane di 19 anni originario di Lanciano e ritrovato deceduto a Perugia il 29 gennaio, c'è stata una svolta significativa. Il 17 marzo 2025, la procura di Perugia ha dichiarato l'arresto di un ragazzo di 18 anni, residente vicino a Roma, accusato di istigazione o aiuto al suicidio. Questo giovane, studente e senza precedenti penali, è ora agli arresti domiciliari. Le autorità hanno anche sequestrato tre smartphone per ulteriori analisi.

    Durante le indagini, è emerso che l'indagato, in una conversazione online, avrebbe incitato Prospero a suicidarsi, suggerendogli di mescolare farmaci con vino. Questa rivelazione ha portato alla sua immediata detenzione, considerando il suo coinvolgimento nelle ultime ore di vita di Prospero. Inoltre, le autorità hanno identificato un secondo sospettato per cessione di farmaci, perquisito in Campania e trovato in possesso di diecimila euro, il quale potrebbe aver fornito gli oppiacei trovati nell'appartamento del defunto.

    Gli elementi sospetti scoperti all'indomani della morte di Andrea

    Fin dall'inizio, la morte di Andrea Prospero ha suscitato molti dubbi. Frequentante l'Università di Perugia in Informatica, è stato trovato morto in un appartamento affittato nel centro città. Gli investigatori hanno subito notato elementi sospetti: cinque telefoni, sessanta schede SIM e due carte di credito non sue. Questi oggetti suggeriscono una possibile implicazione in attività illecite.

    Il procuratore Raffaele Cantone, durante una conferenza stampa, ha evidenziato la complessità delle indagini, focalizzate sugli apparati elettronici e le comunicazioni digitali. "Abbiamo identificato un possibile responsabile dell'aiuto al suicidio in tempi brevi. È presunto innocente, ma l'indagine continua per comprendere meglio il contesto di vita di Andrea, il motivo di tanti cellulari e schede SIM, e l'uso dell'appartamento senza necessità apparente".

    Michele Prospero, padre di Andrea, ha espresso dubbi sulla versione ufficiale della morte, sostenendo in un'intervista a Repubblica: "Non credo che mio figlio si sia suicidato. O lo hanno ucciso, o indotto a farlo. Sembrava coinvolto in qualcosa di oscuro, e anche di fronte alla peggiore delle verità, ho bisogno di sapere per poter andare avanti".

    L'arresto del giovane romano rappresenta un passo importante per chiarire un caso complesso. Gli investigatori continuano a esaminare i dispositivi sequestrati e a investigare i legami tra gli individui coinvolti. La tragica fine di Andrea Prospero solleva questioni inquietanti su un possibile suicidio, o qualcosa di più sinistro dietro la sua morte. Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni per maggiori chiarimenti.

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