In Italia, la lotta contro il virus West Nile continua a suscitare preoccupazione, con un numero allarmante di casi registrati anche quest'anno. L'ultimo report dell'ISS indica 430 casi e 27 decessi dall'inizio del 2025. Gli esperti criticano la tardiva attivazione delle misure preventive, soprattutto durante il periodo di maggiore rischio, da luglio a ottobre. Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, discute i pericoli che corrono cittadini e sanitari.
Il periodo critico dell'anno
Bassetti avverte che i casi di West Nile potrebbero non diminuire, dato che il periodo storicamente più pericoloso va da luglio a ottobre. La zanzara Culex, principale trasmettitore del virus, resta attiva fino a novembre e le prossime piogge potrebbero intensificare la diffusione. L'infettivologo sottolinea l'importanza di interventi mirati, lamentando che l'attuale ondata di contagi avrebbe potuto essere limitata con una disinfestazione più tempestiva.